Le patate costituiscono uno di quegli alimenti off limits, ossia che sono da limitare assolutamente per la lotta e quindi il contrasto contro la glicemia alta, che comporta naturalmente un aumento spesso difficile o impossibile da controllare del contenuto di glucosio nel sangue, quindi i tradizionali detti “zuccheri”. Eppure esistono modi alternativi per mangiare le patate.
La patata è un alimento che non contiene veri e propri zuccheri ma ha il problema dell’amido, altamente presente in questo tubero, condizione e presenza che è naturalmente debilitante perchè viene considerata dall’organismo come un elemento estremamente in grado di aumentare l’indice glicemico del nostro sistema sanguigno e quindi intero organismo.
Patate e glicemia
Va detto che le patate tradizionali pur avendo un indice glicemico mediamente elevato che supera il grado di 80 su 100, sono altamente influenzabili in questo valore grazie alla cottura che può cambiare radicalmente le carte in tavola e gli effetti, ma anche in relazione a come accompagnamo questo duttili tuberi che possono essere sfruttati in molti modi.
Naturalmente metodi cottura molto invasivi sono sconsigliabili specialmente se apportati troppo spesso come la frittura, mentre altre tipologie come quelle al vapore oppure al forno sono sicuramente più impattanti. Va ricordato anche che la patata mediamente se bollita o cotta al forno ha un valore glicemico minore che però può essere ulteriormente ridotto.
Come mangiarle senza far aumentare la glicemia
L’indice glicemico dei cibi è per l’appunto una forma di “scala” utilizzata in medicina e in alimentazione per comprendere quanto rapidamente un alimento può impattare sulla glicemia, con un numero da 0 a 100, dove naturalmente più alto è il numero, più è “pericoloso” per il consumo il cibo in questione. E’ assolutamente importante ricordare alcuni fattori:
- E’ possibile deamidare le patate ossia ridurre di molto il contenuto di amido
- Questo è possibile lasciandole in ammollo in acqua fredda, in un contenitore tenuto in frigo per almeno 12 ore
Questo permette di eliminare o meglio rendere molto meno impattante l’amido contenuto, essenziale però è anche trovare un abbinamento adatto così da compensare la presenza di elementi in grado di aumentare la glicemia. In particolare le verdure poco cotte o crude ma anche la frutta secca, legumi o cereali, meglio ancora se integrali, in quanto contengono fibre.
Possiamo anche scegliere di consumare le patate con tutta la buccia, questa contiene una buona presenza di fibre. Ancora più interessanti sono le patate dolci, nonostante il nome e la struttura più dolciastra, hanno un apporto glicemico minore, anche in questo caso possiamo affidarci a metodi di cottura non troppo invasivi e consumarle assieme ad altri alimenti.