Mangiare carote crude fa bene? Benefici per glicemia e colesterolo

Le carote sono degli ortaggi molto validi che vengono spesso annoverati all’interno delle diete, in quanto fanno davvero molto bene alla salute e sono molto leggere e ricche di nutrienti. Si tratta poi di un ortaggio che può essere utilizzato per preparare delle ricette che possono trovare il consenso di adulti e piccini, cosa che non accade per la maggior parte delle verdure in questione.

Molte persone però hanno manifestato dei dubbi circa l’alimentazione e quindi si chiedono se sia possibile mangiare le carote anche crude oppure se sia meglio dedicarsi al consumo di questa radice solo dopo la cottura. Cerchiamo quindi di scoprire qualche caratteristica sul mondo delle carote e soprattutto capire se mangiare carote crude possa far bene e comportare notevoli benefici per la glicemia e il colesterolo.

Le proprietà della carota

La carota è un ortaggio, o meglio ancora una radice in quanto la parte commestibile cresce sotto terra, che si distingue certamente per la sua tonalità arancione accesa, la quale la fa spiccare dinanzi alla maggior parte delle verdure che, invece, sono di un verde più o meno intenso. Questo prodotto della terra è davvero molto ambito non solo per il suo gusto dolciastro e davvero invitante, ma anche per tutte le proprietà organolettiche che lo contraddistinguono.

Parliamo infatti di un bene ipocalorico che si compone principalmente di proteine, carboidrati, grassi, fibre e vitamine. Non mancano poi i sali minerali che come sempre abbondano in questo tipo di alimenti. Ricordiamo inoltre che le carote sono una fonte naturale di betacarotene che, per l’appunto, contribuisce a renderle di quel favoloso arancione che tutti noi conosciamo e che al tempo stesso è un elemento che favorisce l’abbronzatura e molte qualità che possono essere attribuite al nostro organismo.

Mangiare carote crude è benefico per colesterolo e glicemia?

Come detto nell’introduzione, esiste un dubbio circa la possibilità di mangiare le carote crude, ma possiamo subito dire che è possibile mangiare questa prelibatezza anche se la stessa non è stata sottoposta a cottura, in quanto basterà lavare molto bene la carota, privarla delle estremità e poi mangiarla tranquillamente. Sembrerebbe inoltre che questo tipo di abitudine possa incidere positivamente su parametri come colesterolo e glicemia in quanto:

  • La presenza di fibre abbatte i livelli di colesterolo
  • I sali minerali contrastano l’aumento della glicemia
  • La grande quantità di acqua favorisce la diuresi

Se decidiamo di mangiare le carote crude abbiamo la possibilità di entrare in contatto con una grande quantità di vitamine le quali, molto spesso, diminuiscono notevolmente a seguito del procedimento di cottura. Mangiare una carota cruda significa introdurre una grande quantità di fibre che, come sappiamo, sono molto utili a livello intestinale in quanto vanno a contrastare la presenza del colesterolo.

Lo stesso discorso può essere fatto nei confronti dei sali minerali, i quali incidono sulla glicemia e scongiurano la possibilità dei picchi glicemici. Tutto migliorerà notevolmente anche a seguito della grande introduzione di acqua contenuta all’interno delle carote, poiché questa favorirà la diuresi e terrà sotto controllo altri parametri, come ad esempio quello legato alla pressione sanguigna.

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