Attenzione al sodio nascosto: ecco come i piatti tradizionali possono trarti in inganno

Il sodio: un elemento tanto fondamentale tanto quanto a cui stare attenti. Si tratta di un elemento chimico inorganico di cui il nostro organismo si serve per riuscire a svolgere specifiche funzioni metaboliche di base, senza le quali non ci sarebbe possibilità di vita. Tutti noi sappiamo che il sodio è coinvolto nei meccanismi di regolazione della pressione arteriosa.

La pressione arteriosa, ovvero, la forza che il sangue esercita verso l’endotelio (la parete interna delle arterie) è un parametro vitale che dipende fortemente dal sodio. Una quantificazione eccessiva di sodio può causare un aumento dei livelli di pressione arteriosa, causa di significative patologie pericolose. A che cosa dobbiamo fare attenzione?

Sodio: quanti grammi se ne possono assumere al giorno?

Noi siamo davvero molto fortunati perché quando si parla di cibi ed alimentazione abbiamo una guida molto valida a cui poterci affidare e che agisce nel pieno rispetto della nostra salute. In particolare, stiamo parlando delle Linee Guida per una sana e corrette alimentazione redatte dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).

Una di queste Linee Guida recita proprio: “Il sale? Meglio poco”. Secondo quest’ultima, infatti l’assunzione giornaliera massima di sodio dovrebbe essere ricondotta a 2 mg di sodio. Prendendo atto che il sale è fatto per circa il 40% di sodio nella sua costituzione, allora si possono mangiare massimo 5 grammi di sale nell’arco di tutta la giornata.

Attenzione ai piatti tradizionale!

Il sodio è parecchio insidioso: potresti trovarlo dovunque, anche nei cibi in cui non te lo aspetteresti mai. Anche quando credi che un alimento non sia stato arricchiti con il sale, è molto probabile che invece lo sia proprio perché esso serve anche a garantire una maggiore durata di conservazione prima che il cibo deperisca. Fai attenzione a questi cibi:

  • Prodotti da forno industriali
  • Merendine da colazione
  • Dolciumi di vario genere
  • Bevande vegetali
  • Bevande gassate

Proprio per il principio che il sale serve ad aumentare la durata di conservazione di un cibo, questo viene inserito anche all’interno dei prodotti da forno industriali ed anche all’interno dei dolciumi, la cui base principale è lo zucchero. Spesso viene aggiunto anche con l’obiettivo di esaltare i sapori e renderli più decisi.

Attenzione anche alle bevande vegetali, specie il latte di riso e di soia: il fatto che siano ottenute a partire da ingredienti 100% naturali non significa che siano esenti dall’essere arricchiti con il sodio. Stessa cosa vale anche per le bevande gassate zuccherate. Il nostro consiglio è quello di leggere sempre attentamente l’etichetta nutrizionale, rispettando i valori riportati dall’OMS.

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